• Benedetta,  ultima puntata

    Un ospite inatteso

    Benedetta sparecchia le ultime stoviglie dal tavolo, mentre Augusto e Andrea sono impegnati a far girare qualche banconota da un conto all’altro per pagare le solite spese mensili. – Ma c’è il terremoto? Alice si rizza sul divano con sguardo indagatore alla ricerca di una conferma da parte di tutta la famiglia, ma nessuno sembra filarsela e non la degnano nemmeno di una risposta. Ritorna catatonica sul cuscino a smanettare con perizia il telecomando. – Beh, mi sa che me ne vado a letto. Nell’ultimo periodo Andrea sta anticipando sempre di più l’ora del commiato per fiondarsi nel suo appartamento in beata solitudine. – Aspetta, non ti va di guardare…

  • Andrea,  Benedetta

    Compagna

    Pantalone di riciclo, color crema. – Andrea, ma sono estivi! Dove li hai pescati? Benedetta abbassa gli occhiali fino alla punta del naso e osserva divertita la sua ragazza. – Mi fanno un culo pazzesco, vero? E, come sempre, la costringe a passare in rassegna i risultati della boxe e gli allenamenti con il bilanciere. Benedetta osserva, ma non vede niente, perché sta già pensando ad altro. – Allora? Andrea tradisce un po’ d’ansia per il verdetto che seduce con un caldo sorriso. – Perfetta. Lo dice schietta non per placare la sua agitazione, ma perché le piace veramente il suo modo bizzarro di agghindarsi e di arrangiare accostamenti. –…

  • Andrea,  Benedetta

    Evasione

    VIA DI FUGA Pioveva a dirotto e prendere la metropolitana non era stata la scelta più azzeccata. Procedevano a stento sotto l’acqua verso il capolinea della linea rossa. Benedetta trascinava la sua piccola Andrea, che tanto piccola non era più, stringendole così forte la mano che poco ci mancava la strizzasse come uno straccio del pavimento. Dall’altra, cercava di mantenere in equilibrio l’enorme faldone, testimone impietoso della loro disgrazia. L’ombrello oscillava compromettendone l’utilità ed entrambe gocciolavano come il cielo, carico di nuvole minacciose. Si infrattarono, il più in fretta possibile, sotto terra e, con gesti secchi ed incuranti, si fecero scivolare via le ultime lacrime di pioggia. A quell’ora i…

  • Benedetta

    Merry Christmas

    Benedetta tergiversa nella poltrona, abbandonata sul cappotto con i piedi scalzi e gli stivaletti sul pavimento, ben allineati alla borsa. Le mani morbide sulle gambe, le spalle rilassate, lo sguardo perso. – Dovrei alzarmi, se no faccio tardi. Ultimamente ha preso l’abitudine di parlare ad alta voce quando è sola. Il coniglio sembra darle ascolto e la sua attenzione giustifica questa innocente mattana. – Gigino, che dici? Rinuncio? Con il musino conficcato tra una riga e l’altra della gabbia, i suoi occhietti vispi desiderano ardentemente quella resa, perché per lui significherebbe la libertà. – Poi, però, come faccio? Sbuffando si piega e recupera le scarpe, agguanta la borsa e scappa…

  • Augusto,  Benedetta

    Il freddo siberiano

    Si tengono per mano alla ricerca di un compromesso per godersi la mattinata. Le foglie cadono a pioggia dagli alberi, sospinte dal vento leggero e sanno dei colori caldi della zucca e delle mele, dei cachi e delle pere. Augusto è dimagrito e il cappotto blu avvolge il suo corpo di note infantili, ricorda a Benedetta i loro primi appuntamenti con il montgomery sbilenco e la sciarpa di traverso. Peccato per quel cappello che non hanno mai amato, ma che oggi sembra migliore. Gli calza stretto e trattiene gli occhiali come un elastico, gli incornicia il volto, esaltando la luminosità del suo incarnato. La pelle è liscia e bianca, gli…

  • Alice

    Pronti, partenza…via

    Alice ha sempre odiato l’invidia nascosta di sua madre per gli egoisti. La guarda irrigidirsi di fronte alla spensieratezza di chi è capace di godersi la vita, la sente commentare malignamente la schiettezza di chi sa dire di no e tacciare di debolezza chi non si offre gratuitamente all’altro. Tutto il mondo materno è un continuo prodigarsi inutilmente per ogni esigenza piccola, banale o assurda che bussi alla sua porta. La controlla sul divano la sera, distrutta dalla giornata, non provando alcuna empatia per quella cinquantenne che potrebbe vivere serenamente e, invece, quando le manca del suo, ci mette i problemi degli altri a riempirle l’esistenza. Più quel mondo si…

  • Augusto

    Granitica

    Quando l’aveva vista la prima volta era stato travolto dal suo fisico grande, forte, fermo. Una ragazza di diciassette anni con spalle larghe, fianchi ben piazzati desiderosi di gravidanze, gambe piantate a terra. Radicava in ogni posto in cui si trovava, in qualsiasi condizione. Niente la scalfiva. Benedetta riusciva a stare ferma in mezzo alla tempesta, a schivare i grani grossi della grandine, a non piegarsi al vento che la sferzava. Si opponeva con il vigore dei suoi muscoli, con la durezza delle sue ossa, con la ruvidezza della pelle che non si lasciava mai ferire. Era rimasto spiazzato ai suoi piedi ad ammirare quella dea buona, misteriosa, golosa.  Si era…

  • Dis-articolata
    Alice

    Dislessica, discalculica, disortografica, dis…

    L’elenco le era apparso estremamente lungo e complesso, infarcito di paroloni altisonanti e incomprensibili. A dodici anni aveva ritenuto conveniente trattenere di quel lungo colloquio con la psicologa solo pochi dettagli che l’avevano colpita: il cassetto di caramelle e snack che scorreva veloce all’occasione per rifocillare la bocca famelica della dottoressa, i disegni malfermi appesi come trofei alle pareti, il cubo di Rubik risolto sulla scrivania e quel cantilenante suffisso dis- che ritmava la monotonia della voce e l’espressione coinvolta della sua esaminatrice. Non poteva passare inosservato nemmeno lo sguardo pietoso che la psicologa rivolgeva ai genitori e l’ilarità che lentamente stava ravvivando sua madre. “Fortunatamente, sua figlia ha un’autostima…

  • Andrea

    Andrea

    Andrea ha vinto la sua sfida con il destino ed è sopravvissuta. Una semplice battaglia o la guerra intera? Non lo sa. Non cerca né un colpevole, né un salvatore: non vuole odiare, né ringraziare nessuno. Ha ventitré anni, di cui undici spesi a lottare per la vita e, adesso, vuole guardarsi avanti. La famiglia e i medici sanno di non potersi arrogare alcun merito; in fondo, sembra che tutto sia accaduto casualmente, in un vortice di eventi senza senso. Si è svegliata malata una mattina d’inverno in quinta elementare, si è abbandonata ad un letargo silenzioso ed ora è rinata donna: nuova, sana, inedita. Non pensa di avere nessun…

  • Benedetta

    Una serata fuori

    Finalmente soli, due posti vicini, il resto lontano. Si ritrovano dopo tanto tempo. Benedetta è frastornata, non capisce più chi è e non cerca nemmeno di ancorarsi alle logiche rodate del passato. Si lascia condurre al tavolo dalla mano morbida di Augusto, dalle sue spalle familiari che le indicano la strada, dalla placida sensazione di essere in pace con se stessa. Ne è passata di acqua sotto i ponti e gli anni sono trascorsi senza arrestarsi mai, neppure nei momenti più bui e dolorosi. Hanno rinforzato gli ormeggi, raccolto le vele e si sono avvinghiati l’uno all’altra nascondendosi sottocoperta o facendosi legare all’albero maestro, per non farsi trascinare in mare…