• Alice

    Pronti, partenza…via

    Alice ha sempre odiato l’invidia nascosta di sua madre per gli egoisti. La guarda irrigidirsi di fronte alla spensieratezza di chi è capace di godersi la vita, la sente commentare malignamente la schiettezza di chi sa dire di no e tacciare di debolezza chi non si offre gratuitamente all’altro. Tutto il mondo materno è un continuo prodigarsi inutilmente per ogni esigenza piccola, banale o assurda che bussi alla sua porta. La controlla sul divano la sera, distrutta dalla giornata, non provando alcuna empatia per quella cinquantenne che potrebbe vivere serenamente e, invece, quando le manca del suo, ci mette i problemi degli altri a riempirle l’esistenza. Più quel mondo si…

  • Augusto

    Granitica

    Quando l’aveva vista la prima volta era stato travolto dal suo fisico grande, forte, fermo. Una ragazza di diciassette anni con spalle larghe, fianchi ben piazzati desiderosi di gravidanze, gambe piantate a terra. Radicava in ogni posto in cui si trovava, in qualsiasi condizione. Niente la scalfiva. Benedetta riusciva a stare ferma in mezzo alla tempesta, a schivare i grani grossi della grandine, a non piegarsi al vento che la sferzava. Si opponeva con il vigore dei suoi muscoli, con la durezza delle sue ossa, con la ruvidezza della pelle che non si lasciava mai ferire. Era rimasto spiazzato ai suoi piedi ad ammirare quella dea buona, misteriosa, golosa.  Si era…

  • Dis-articolata
    Alice

    Dislessica, discalculica, disortografica, dis…

    L’elenco le era apparso estremamente lungo e complesso, infarcito di paroloni altisonanti e incomprensibili. A dodici anni aveva ritenuto conveniente trattenere di quel lungo colloquio con la psicologa solo pochi dettagli che l’avevano colpita: il cassetto di caramelle e snack che scorreva veloce all’occasione per rifocillare la bocca famelica della dottoressa, i disegni malfermi appesi come trofei alle pareti, il cubo di Rubik risolto sulla scrivania e quel cantilenante suffisso dis- che ritmava la monotonia della voce e l’espressione coinvolta della sua esaminatrice. Non poteva passare inosservato nemmeno lo sguardo pietoso che la psicologa rivolgeva ai genitori e l’ilarità che lentamente stava ravvivando sua madre. “Fortunatamente, sua figlia ha un’autostima…

  • Andrea

    Andrea

    Andrea ha vinto la sua sfida con il destino ed è sopravvissuta. Una semplice battaglia o la guerra intera? Non lo sa. Non cerca né un colpevole, né un salvatore: non vuole odiare, né ringraziare nessuno. Ha ventitré anni, di cui undici spesi a lottare per la vita e, adesso, vuole guardarsi avanti. La famiglia e i medici sanno di non potersi arrogare alcun merito; in fondo, sembra che tutto sia accaduto casualmente, in un vortice di eventi senza senso. Si è svegliata malata una mattina d’inverno in quinta elementare, si è abbandonata ad un letargo silenzioso ed ora è rinata donna: nuova, sana, inedita. Non pensa di avere nessun…

  • Benedetta

    Una serata fuori

    Finalmente soli, due posti vicini, il resto lontano. Si ritrovano dopo tanto tempo. Benedetta è frastornata, non capisce più chi è e non cerca nemmeno di ancorarsi alle logiche rodate del passato. Si lascia condurre al tavolo dalla mano morbida di Augusto, dalle sue spalle familiari che le indicano la strada, dalla placida sensazione di essere in pace con se stessa. Ne è passata di acqua sotto i ponti e gli anni sono trascorsi senza arrestarsi mai, neppure nei momenti più bui e dolorosi. Hanno rinforzato gli ormeggi, raccolto le vele e si sono avvinghiati l’uno all’altra nascondendosi sottocoperta o facendosi legare all’albero maestro, per non farsi trascinare in mare…

  • ultima puntata

    Capitolo 26

    Seguo la figurina snella fino alla fine del corridoio. Due porte. Mi apre quella a sinistra e mi ritrovo in una stanzetta con un divano basso, coperto da un telo blu e da due grandi cuscini bordeaux. Mi accomodo accovacciata, quasi a terra. Le ginocchia, se mi proietto in avanti, potrebbero sfiorarmi il mento. Lei si siede su una sedia vicino ad un tavolino. Intorno diversi giochi che mi fanno intuire che da queste parti passano diversi bambini e mi intristisco. – Bene, come posso aiutarla? Non so proprio come rispondere. Mi ritrovo lì dopo tanti anni di dolore, con coraggio ad individuare un filo rosso a cui aggrapparmi, alla…